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Riunione straordinaria degli stati generali della Categoria a Roma – Attivazione presidio permanente.

Il 23 agosto si è tenuta un'ulteriore riunione a Roma nel corso della quale sono stati presi in esame i diversi punti del D.L. n. 138 (manovra finanziaria 2011) che interessano le professioni.
E' stato ancora una volta ribadito che occorre meglio chiarire all'opinione pubblica che quando si parla di liberalizzazione delle professioni si parla di un falso problema perché gli Ingegneri sono di fatto già una categoria liberalizzata.
Per gli Ingegneri non esiste tirocinio, gli iscritti all'Albo sono 228.000, con un aumento del 65% in 10 anni e meno del 10% di loro svolge la professione perche "ereditata dai genitori". Infine non esistono tariffe ne limiti alla pubblicità.
Andare oltre questi elementi significa solo smantellare in toto gli Ordini, garanti dell' interesse collettivo, senza proporre alternative praticabili.
Significa volere il settore delle professioni, oggi già fortemente penalizzato dall'assenza dei minimi tariffari, senza regole e senza controllo.
Significa accettare, ancora di più, lavoro a prezzi stracciati e concorrenza sleale.
Significa violare i principi della libera concorrenza (le professioni intellettuali sarebbero in mano ai grandi gruppi Industriali-economici che, d'accordo tra loro, stabilirebbero quando e come pagare il lavoro svolto); Significa violare il principio del diritto al lavoro per centinaia di migliaia di giovani laureati ed altrettante centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici impegnati nell'indotto e negli studi professionali.
Contro tutto questo è stato attivato un presidio permanente dei Presidenti degli Ordini presso il Consiglio Nazionale Ingegneri a Roma al fine di intraprendere ogni azione tesa alla salvaguardia ed alla tutela del nostro sapere e del nostro lavoro.
In allegato Comunicato del CNI del 24 agosto u.s. e articolo del Sole 24 Ore del 25 agosto.
Il Presidente
Santi Trovato

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