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CONVEGNO DI STUDIO SU POSSIBILI IPOTESI DI REALIZZAZIONE DI SERVIZI METROPOLITANI INTEGRATI A MESSINA: tram, metroferrovia e metropolitana leggera automatizzata – 28 giugno 2016.


Si è svolto ieri 28/06/2016, nel'aula magna della ex Facoltà di Economia dell'Università il convegno di Studio su Possibili ipotesi di realizzazione di servizi metropolitani integrati a Messina : tram, metro ferrovia e metropolitana leggera automatizzata i locali. Il convegno organizzato dal C.A.F.I. e dal Kiwanis club Messina, con il patrocinio gratuito anche dell'ordine degli ingegneri della provincia dei Messina.

Per l'ordine  degli ingegneri ha partecipato quale delegato l'ing. Nunzio Santoro che, nella tavola rotonda "Mobilità e Città" che è seguita alla relazione dell'ing. Giovanni Saccà nq. di Responsabile Settore studi e trasporti Ferroviari CAFI su "Possibili ipotesi di sviluppo della rete tramviaria e metropolitana di Messina" ha portato il contributo della categoria professionale degli Ingegneri. Categoria sempre pronta ad affrontare nuove sfide, nella certezza che trattare problemi legati alla mobilità sostenibile ed alla logistica non è una opzione ma una necessità.

Gli ingegneri non sono solo dei portatori di interessi (stakeolder), ma attori protagonisti, (e non solisti) insieme a urbanisti, economisti, sociologi, ecc., i quali, attraverso un approccio multidisciplinare che possa integrare diverse competenze, da quelle tecnico/economiche, urbanistiche, sociali possono proporre nuove idee e soluzioni e valutare gli aspetti di fattibilità economica e tecnica.

Di concerto con la fase propositiva, di ideazione e di progettazione è però necessario capire quale è la vocazione della città e della città metropolitana, quale la vision e la mission che la dovrà contraddistinguere e soprattutto capire chi dovrà "decidere" e quali istituzioni dovranno governare il cambiamento.

Gli ingegneri da sempre presenti, hanno ribadito l'impegno dell'intera categoria a contribuire al cambiamento che necessariamente dovrà avvenire in città. Gli ingegneri ci sono stati, ci sono e ci saranno.

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